A Napoli, in Campania, ora più che mai, è sentita la esigenza di far riemergere una Destra che sappia parlare ai disoccupati e ai lavoratori, ai professionisti, agli imprenditori, agli artigiani e ai commercianti, insomma a quel tessuto sociale e produttivo abbandonato dalle Istituzioni e dalla politica. Quel tessuto sociale che, una volta, era sostenuto da sindacati e da movimenti auto organizzati, dalle associazioni di categoria e dai corpi intermedi, oggi fagocitati dalla comunicazione diretta nata con la rete web ma anche dai tanti errori commessi da questi organismi. Nuovi scenari e nuove metodologie che, di fatto, hanno annullato le rappresentanze organizzate per far posto all’individualismo più sfrenato e spesso becero. Un sistema che fa crescere “leadership” e Movimenti con grande velocità ma, con la stessa velocità, li fa sparire. Basta pensare a Grillo e a Renzi che, in poco tempo, hanno raccolto veloci consensi oltre il 40% per, poi, toccare percentuali di gradimento ad una cifra. Oppure a Movimenti come i “pentastellati” che, nel giro di un anno, si stanno dissolvendo. O, peggio, hanno fatto le cosiddette “Sardine”: solo qualche mese di “gloria”
per poi trasformarsi in sardine fritte dalla voglia di essere partito e subito soppiantate da altri micro movimenti che, più che radicarsi tra la gente, cercano la vetrina televisiva. Anche Salvini e la Lega corrono lo stesso rischio se non si strutturano adeguatamente in termini di idee e di organizzazione. Altro discorso riguarda la crescita di Giorgia Meloni che, differentemente da Salvini, ha più contenuti ed è più “attrezzata” culturalmente ed organizzata sui territori. La sua è una leadership costruita negli anni con la politica reale e con l’impegno e la presenza costanti sui territori e, per questo, ha le caratteristiche per durare a lungo e per porre fine ad un periodo di “nullismo” politico che ha portato il nostro Paese ad una crisi strutturale, grave e recessiva. Affinchè la sua “stella” brilli a lungo, dopo l’intelligente apertura di Fratelli d’Italia alle associazioni, ai movimenti civici e ai moderati, Giorgia Meloni deve trovare un assetto interno più equilibrato che fondi le proprie radici sulle competenze, sui meriti e sulla capacità di essere rappresentanza reale del popolo. Meritocrazia ed autodeterminazione territoriale, dunque. Rafforzare la visione politica di una destra sociale,ampia e popolare , Fratelli d’Italia potrà rappresentare le categorie sociali ed essere rappresentativo di tutti i segmenti della società e, quindi, diventare il riferimento di una nuova “primavera” politica.
Salvatore Ronghi