“Sull’American Laundry Ospedaliera e sulla sorte degli oltre 250 lavoratori va subito fatta chiarezza per capire cosa è realmente accaduto in questa vertenza sulla quale sta calando il silenzio”.E’ quanto afferma il Segretario Generale CNAL, Salvatore Ronghi.
“Dopo l’interdittiva antimafia che ha colpito American Laundry, si è alzato il livello di attenzione del sindacato e della politica al fine di salvaguardare totalmente i livelli occupazionali di questa azienda, in particolare sono state intraprese iniziative, portate anche all’attenzione della Procura della Repubblica, per spingere Soresa a revocare gli appalti e a procedere al subentro della società Hospital Service, subentro che, poi, è avvenuto, ma sembra che essa non abbia garantito i diritti di tutti i lavoratori, ma solo di parte di essi e con contratti penalizzanti e non in linea con quanto previsto nelle procedure dei passaggi di cantiere con il silkenzio della dirigenza del Cardarelli” – aggiunge Ronghi.
Mese: Febbraio 2020
Nuove Socialità: Intervista a Salvatore Ronghi – www.nuovesocialita.eu
INTERVISTA AL NOSTRO DIRETTORE
Salvatore Ronghi nato a Napoli, dove vive, ha dedicato la propria vita, prima come sindacalista e poi come politico, alle problematiche meridionali. L’identità territoriale, il lavoro, lo sviluppo economico e sociale sono stati i temi che lo hanno visto protagonista prima nella CISNAL, poi Ugl, e, poi, in Alleanza Nazionale.
A seguito dello scioglimento di AN, non aderì al costituente Popolo della Libertà ma preferì sostenere Movimenti territoriali meridionali fino alla costituzione di “Sud Protagonista”.
Da anni si batte per far riconoscere al Sud la “fiscalità di vantaggio” per attrarre capitali privati finalizzati alla nascita di nuove aziende, particolarmente manifatturiere, per creare lavoro stabile e di qualità, e per elevare al 50% la percentuale degli investimenti pubblici finalizzati alle grandi opere infrastrutturali nel Sud.
MAZZETTE E VOTO DI SCAMBIO. DIMMI CON CHI VAI E TI DIRO’ CHI SEI!
Ieri l’arresto dell’ex Sindaco di Marano, Mauro Bertini, e di alcuni funzionari ed imprenditori che sarebbero vicini a famiglie camorristiche locali. Tale episodio segue gli arresti dell’altro giorno effettuati nell’agro nolano dove sono finiti in manette funzionari del Comune di Nola e personaggi legati ad un noto politico regionale della zona. Questi due episodi delle ultime ore stanno a dimostrare quanto sia grave il fenomeno della corruzione, del finanziamento illecito e del voto di scambio, nel napoletano e nella regione. La questione morale si pone e non può essere sottovalutata o, peggio ancora, nascosta dai soliti “perbenisti” che si nascondono dietro al concetto del “garantismo”.