Napoli, 12 giugno 2019 – “Il Governo e il Parlamento riportino il mondo del lavoro e l’emergenza occupazionale al centro dell’attenzione, ripartendo dall’abbattimento del cuneo fiscale, dalla disciplina della partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa e dalla introduzione del salario minimo garantito, come proposto dal Ministro Di Maio, per proseguire con la fiscalità di vantaggio finalizzata ad attrarre nuovi investimenti nel Sud”.
E’ quanto propone il Segretario Generale di Cnal, Salvatore Ronghi.
“La tassazione sul reddito dei lavoratori vede l’Italia prima in Europa con la media più alta, pari al 47,9%” – sottolinea Ronghi – per il quale “una percentuale così elevata di imposte sul reddito impedisce ogni possibilità di rilancio dei consumi, così come la giungla salariale e retributiva che colpisce il settore privato, avallata da una contrattazione di secondo livello al ribasso, priva i lavoratori di ogni serenità e dignità. Altra questione fondamentale è quella della partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa, che costituisce un’attività fondamentale anche per evitare il ripetersi di vicende come quella di Whirpool, in cui, mentre il datore di lavoro incassa contributi di Stato, i lavoratori subiscono sacrifici ed, infine, la perdita del posto di lavoro” – prosegue Ronghi.
“Occorre che la politica si concentri su questi fondamentali obiettivi – conclude Ronghi – con l’auspicio che, particolarmente la leader di FdI, Giorgia Meloni, da sempre attenta alle problematiche del mondo del lavoro e del Sud, si impegni in prima linea su quella che è divenuta una vera e propria ‘trincea’, fatta di diritti negati e di crisi industriali”.