Napoli, 23 settembre 2019 – “Gli Stati Generali del centrodestra per definire il programma di governo per la Regione Campania: è quanto ha proposto Salvatore Ronghi ai responsabili regionali di FI, FdI e Lega, Domenico De Siano, Gimmi Cangiano e Gianluca Cantalamessa, riuniti, oggi, a Napoli, nella sede dell’Università telematica “Pegaso”, per l’iniziativa, promossa da “Sud Protagonista”, su “Sud e Sovranismo per un centrodestra unito e vincente”.
“Lavoro, ambiente, salute, trasporti: il centrodestra deve ripartire dal programma di governo sui grandi temi della vita dei cittadini e deve farlo attraverso un grande confronto politico e sociale, mettendo allo stesso tavolo partiti, movimenti politici, associazioni, sindacali, mondo delle professioni e delle imprese” – ha sottolineato Ronghi – per il quale “le elezioni regionali dovranno essere l’occasione per il centrodestra per fermare ‘l’alleanza delle poltrone’, composta da Pd e M5S, e tornare presto al voto anche in Italia e per dare una svolta di governo alla Campania rispetto ai fallimenti e ai disastri di De Luca e del centrosinistra”.
“Per fare questo, occorre partire da subito, con gli Stati Generali del centrodestra, che potrebbero tenersi ad ottobre, per definire il programma di governo e scegliere il candidato Presidente con un metodo che favorisca la massima condivisione e partecipazione, che potrebbero essere le elezioni primarie di coalizione, ma ciò che conta – ha evidenziato Ronghi – è che si scelga un candidato radicato sul territorio, rappresentativo del consenso popolare e con la necessaria esperienza per poter governare, con una forte squadra di governo, una Regione importante come la Campania”.
“Il centrodestra, con i suoi partiti e movimenti, deve ritrovare coesione e compattezza, nelle sue diverse identità e nella pluralità delle sue visioni, per vincere in Campania e in tutte le altre Regioni e far saltare il governo ‘rossogiallo’ , un vero e proprio tradimento nei confronti degli italiani – ha concluso Ronghi -, ciò è fondamentale per tornare al voto e dare vita ad un Governo e ad un Parlamento che rappresentino la volontà e la sovranità popolare, in un’Europa di Stati liberi e sovrani, e per dare nuovo slancio al progetto di sviluppo del Sud, che è completamente sparito dai ‘radar’ della politica e che, invece, deve essere protagonista per la crescita dell’Italia”.