Sull’arresto di Franco Alfieri, Presidente della Provincia di Salerno, là si sta mandando in caciara, richiamando la nota “frittura di pesce”, la cosa, invece, è molto più seria e grave.
🔻Franco Alfieri a Salerno e il Consigliere Regionale Giovanni Zannini, indagato per corruzione, a Caserta, rappresentano, soprattutto elettoralmente, il “sistema De Luca” in Campania. Proprio nei giorni scorsi, alcuni organi di stampa di Caserta facevano rilevare che Zannini poteva valere oltre 50 mila voti perché interlocutore, per la Regione, con la maggioranza dei Sindaci del territorio. Un “Sistema” che vede coinvolto anche pezzi di Forza Italia caratterizzandosi nella Elezione della Provincia di Terra di Lavoro e di alcuni Sindaci “civici” in alcuni Comuni che hanno visto l’accordo elettorale di FI sotto mentite spoglie, a discapito delle altre forze del centrodestra. A Salerno non si muoveva foglia che Alfieri non volesse e a Santa Lucia gli si consentiva qualsiasi impegno politico, utile per rimpinguare la cassaforte di voti a favore della compagine di De Luca.
Questi sono i fatti, aldilà dei risvolti giudiziari e tocca alla Magistratura fare chiarezza
Ora più che mai bisognerebbe mettere in campo donne e uomini con le necessarie competenze politiche, e di alto spessore etico per una vera rivoluzione per una nuova Campania.
Dopo i disastri politici e amministrativi della gestione Caldoro, e dopo il famigerato “sistema De Luca”, ci vuole un Presidente di alto profilo istituzionale e fuori dalla mischia territoriale, coadiuvato non da dilettanti allo sbaraglio ma da professionalità di tutto rispetto.
Salvatore Ronghi