“L’accordo sul salario minimo, sul quale Pd e M5S avrebbero trovato d’intesa con Cgil, Cisl e Uil, è lo strumento per imporre i contratti collettivi di lavoro firmati dalla Triplice e da Confindustria a tutti i lavoratori e per colpire i sindacati autonomi che sono rappresentativi in molti settori, con lo scopo finale di giungere al sindacato unico, calpestando la democrazia e il pluralismo sindacale ”.E’ quanto affermano il Segretario generale di Cnal, Salvatore Ronghi e il segretario Generale ULSSA Luigi Riccardi, a latere di un’assemblea sindacale. “Scenderemo in campo contro questa deriva stalinista e chiediamo al centrodestra e a quelle forze politiche che credono ancora nella democrazia di contrastare fortemente questo provvedimento e di difendere il principio del pluralismo sindacale e della reale rappresentatività del mondo del lavoro”
Ronghi Salvatore:
A Napoli, in Campania, ora più che mai, è sentita la esigenza di far riemergere una Destra che sappia parlare ai disoccupati e ai lavoratori, ai professionisti, agli imprenditori, agli artigiani e ai commercianti, insomma a quel tessuto sociale e produttivo abbandonato dalle Istituzioni e dalla politica. Quel tessuto sociale che, una volta, era sostenuto da sindacati e da movimenti auto organizzati, dalle associazioni di categoria e dai corpi intermedi, oggi fagocitati dalla comunicazione diretta nata con la rete web ma anche dai tanti errori commessi da questi organismi. Nuovi scenari e nuove metodologie che, di fatto, hanno annullato le rappresentanze organizzate per far posto all’individualismo più sfrenato e spesso becero. Un sistema che fa crescere “leadership” e Movimenti con grande velocità ma, con la stessa velocità, li fa sparire. Basta pensare a Grillo e a Renzi che, in poco tempo, hanno raccolto veloci consensi oltre il 40% per, poi, toccare percentuali di gradimento ad una cifra. Oppure a Movimenti come i “pentastellati” che, nel giro di un anno, si stanno dissolvendo. O, peggio, hanno fatto le cosiddette “Sardine”: solo qualche mese di “gloria”
RONGHI: REGIONE CAMPANIA, NON E’ PIU’ TEMPO PER LA POLITICA “ARISTOCRATICA”, OCCORRE UNA POLITICA AGGUERRITA E CORAGGIOSA
Il candidato Presidente? Se non c’è un “Maradona”, si facciano le Primarie
Napoli, 2 dicembre 2019 – “Nel Sud in recessione, il quadro economico e sociale in Campania è disastroso tra desertificazione industriale, crisi aziendali, disoccupazione, fuga dei giovani e non solo. Non è più tempo per la politica “aristocratica” , urge una politica che scenda tra il popolo e dia risposte veloci, concrete ed efficaci”.
E’ quanto ha affermato Salvatore Ronghi, intervenendo al convegno “Il futuro del Sud”, oggi, a Napoli, con Laboccetta, Mastella, Caldoro, Nappi.
RONGHI (SUD PROTAGONISTA): LAVORO, PREFETTO E PRESIDENTE REGIONE SALVAGUARDINO LAVORATORI AMERICAN LAUNDRY OSPEDALIERA
Napoli, 18 dicembre 2018 – “Il Prefetto di Napoli e il Presidente della Regione intervengano con urgenza per fermare l’assurda posizione assunta dalla Soresa sull’American Laundry e per garantire il mantenimento dei posti di lavoro dei 400 dipendenti della società”.
E’ quanto sollecita il Segretario federale di “Sud Protagonista”, Salvatore Ronghi, in una lettera al Prefetto di Napoli, Carmela Pagano, e al Presidente della Regione, Vincenzo De Luca.
“Come Vi è noto, la problematica fondamentale dei nostri territori è la mancanza di lavoro e non vi sarà difficile immaginare come possa sentirsi un padre di famiglia che vede il proprio posto di lavoro a rischio per assurde procedure burocratiche e amministrative – scrive Ronghi – che aggiunge: “è il caso dei quattrocento capi famiglia che lavorano presso l’American Laundry Ospedaliera che, per “colpa” della Soresa, sono a rischio licenziamenti”.